Sono sconcertato dalle dichiarazioni dell’Amministratore Delegato del gruppo Ovs
<<In Cina stipendi come in Italia. Delocalizzazione non ha più senso. >>
Ma da quando abbiamo smesso di essere “umani”? Viviamo davvero in un mondo senza speranze, dove le relazioni umane vengono instaurate con la stessa logica degli investimenti finanziari che hanno senso solamente se nel breve periodo ci portano un ritorno di natura economica?
Viviamo nell’epoca del progresso, eppure stiamo regredendo nella logica di “Comunità”. I luoghi scelti per nuovi insediamenti industriali non devono essere visti come territori da “depredare” ma come luoghi da curare e da cui cogliere le opportunità.
Un dipendente non è una bocca da sfamare ma una “risorsa” che, se inserita in maniera virtuosa all’interno del contesto aziendale, può fare la differenza. Con questo approccio il Luogo in cui far insediare nuove aziende diventa esso stesso Azienda e da qui si costruisce un senso di comunità matura che “cresce insieme”.
L’alternativa a questo è un consorzio ASI che fra 15 anni vivrà una nuova stagione di decadenza, e le aziende tecnologiche che “oggi” si insediano “domani” saranno le stesse aziende che andranno via, lasciando il territorio prosciugato dagli entusiasmi, e le famiglie in cassa di integrazione.
Proprio come stanno facendo in questo periodo le aziende dell’automotive.
Voi come la vedete?